Dal 1998, sugli antichi percorsi nomadi nel deserto, nella zona dell’ex lago Iriki, Share ha fatto costruire o ristrutturare alcuni pozzi per l’acqua potabile. Al posto di semplici buchi in terra, tenuti a malapena da intrecci di sassi e sterpi e destinati a crollare e richiudersi con le prime tempeste di sabbia, ora ci sono veri e propri pozzi in cemento, con carrucole e abbeveratoi per gli animali.
Le nuove fonti d’acqua rendono possibile alle greggi di riprendere a muoversi da un punto all’altro della vasta area desertica e sfruttare meglio, così, gli scarsi pascoli a loro disposizione. I pastori beduini, inoltre, non devono più passare l’intera giornata per raccogliere l’acqua necessaria a dissetare gli animali.
Nelle vicinanze dei nuovi pozzi le famiglie nomadi sostano adesso più a lungo, poiché hanno acqua a sufficienza per le loro esigenze e per i loro animali. I pozzi sono più sicuri e la loro acqua è più pulita. Ora rimane ai nomadi più tempo per coltivare di nuovo quelle tradizioni sociali e culturali del passato che, loro malgrado, avevano dovuto abbandonare.